Gnocchi di Patate

Oggi esageriamo! Vi parlerò dei miei gnocchi di patate che si sciolgono in bocca, come una caramella! Non fatevi spaventare dal fatto che è pasta fresca perchè, a parte il tempo di cottura delle patate e bollitura dell'acqua in cui potrete comunque farvi gli affari vostri, non impiegherete molto tempo a prepararli. In più, anche questa ricetta è ideale da fare insieme a tutta la famiglia 💗 

Passiamo alla ricetta!

Ingredienti per 4 Persone
-200 gr. di farina
-400 gr. di patate pasta gialla/bianca
-acqua
-sale grosso
-olio EVO

Attrezzatura necessaria
-tagliere grande
-bilancia
-ciotolina
-schiacciapatate
-coltello a lama liscia
-pentola piccola
-forchetta
-pentola grande
-schiumarola
-ciotola grande
-olio di iperico

Informazioni Aggiuntive Una Tantum
-Vi ricordo che quando lavorate la pastella è sempre consigliabile una farina che "non si ritira", quindi vi consiglio di mettere al bando la 00 ed ad iniziare ad innamorarvi del Tipo 2. Vi invito inoltre a sperimentare farine diverse, di farro, ad esempio. Se entrerete a far parte di una GAS vedrete che non c'è limite alla varietà di farine.
-Non usate le patate con la buccia rossa per fare gli gnocchi perchè hanno una consistenza non adatta ad amalgamarsi con la farina. Vi consiglio, di nuovo, di acquistare patate di cui siete sicure che non abbiano subito nessun trattamento. Per questa ricetta in modo particolare perchè le patate dovranno bollire in acqua e quindi assorbiranno l'acqua e tutto ciò che vi sarà dentro. Se pensate alle patate del contadino che ci mette "solo" il letame proveniente dalle mucche presenti nel suo stallone, sappiate che in quel letame ci saranno anche antibiotici ed ormoni. In più, il letame bisogna saperlo trattare prima di utilizzarlo. Purtroppo la pianta di patate non potete metterla sul davanzale, ma se avete un po' di giardino, potete comporre qualche colonna di pallet per una piccola scorta. La patata ha bisogno solo di terra smossa ed abbondante in verticale, non c'è bisogno di annaffiarla mai. Si semina a marzo/aprile, si raccoglie a luglio/agosto quando la pianta è completamente secca. Non tagliate le patate a metà prima di interrarle, perdete tempo perchè avere due mezze patate non vi farà raccogliere più patate. Le patate scelte come semi, mi raccomando, se le tenete al buio, che ci sia freddo altrimenti germinano.
-Di sale ed olio ho già parlato in post precedenti. Riprenderò il discorso il mese prossimo!
-Il tagliere deve essere molto grande ed avere un fermo che non lo fa muovere mentre lavoriamo la pastella. Non c'è niente di più fastidioso di un tagliere che si muove!
-La bilancia per poter diventare una delle vostre migliori amiche è bene che NON sia elettronica. In cucina non c'è bisogno di una precisione al grammo, ma di rimanere sani di mente per potersi gustare ciò che cuciniamo.

Procediamo!
Prima di predisporre tutto in modo ordinato mettete a cuocere le patate. Scegliete patate più o meno della stessa dimensione, lavatene bene la buccia dai residui di terra perchè, anche se poi verrà tolta, durante la cottura qualche patata potrebbe "aprirsi" ed assorbire l'acqua con la terra. Niente in tutto se avete scelto patate "pulite", comunque il sapore di terra non è fra i miei preferiti. Mentre le patate si cuociono preparate il tagliere, pesate la farina e disponetela a "vulcano" sul tagliere. Preparate lo schiacciapatate, il sacchetto di farina ed il coltello accanto al tagliere. A lato del lavandino preparate la bilancia, la ciotola piccola e l'olio di iperico.
Controllate la cottura delle patate che saranno pronte quando, infilzandone una con la forchetta (e cercando di sollevare la patata con la forchetta) questa scivola giù nella pentola.
Una volta cotte le patate e scolate dall'acqua, arriva la parte difficile. Le patate non vanno in nessun modo raffreddate. Quindi dovrete essere velocissime a maneggiare le patate per non scottarvi troppo. Pesate le patate, con la buccia. Dal piatto della bilancia prendete una patata e sbucciatela, sempre velocemente (la buccia mettetela sul coperchio, appoggiato sul suo pomello, della pentola che avete usato per bollire le patate così, appena finito, in un attimo potete buttare le bucce e non avete sporcato nulla se non il coperchio che già dovevate lavare) e riponetela nella ciotola piccola. Avanti così finchè non saranno finite le patate. Passate la ciotola con le patate a vostro marito che avrà la possibilità di mostrarvi quanto è forte schiacciando le patate con lo schiacciapatate (...). Se è un uomo che non si fa prendere facilmente dal panico, mentre schiaccia le patate al centro del "vulcano", potrà spiegare ai bambini che cosa sono le leve e raccontare loro di Archimede che disse: "Datemi una leva e vi solleverò la Terra". Mentre assistete alla scena di vostro marito con schiacciapatate che improvvisa una lezione di fisica, voi potete mettervi l'olio di iperico sulle mani ustionate. Quando il maritò avrà finito con lo schiacciapatate (deve essere veloce!), voi potete iniziare ad amalgamare farina e patate. Più sono calde le patate meglio riuscirete ad ottenere una pastella lavorabile, morbida e spumosa.
Ottenuta la pastella di cui sopra, cospargete il tagliere di farina, prendete un pezzetto di pastella grande come un paio di noci, tra i palmi iniziate a darle una forma cilindrica, poi ponetela sul tagliere ed iniziate a "rollarla" finchè non otterrete un lungo cilindro omogeneo di circa un centimetro di diametro. Questo ai bimbi piace un sacco farlo! E voi potreste risparmiare sull'acquisto del Didò.
Ottenuto questo "serpentello" di pasta tagliatelo a "cubetti" di circa un centimetro con il coltello a lama liscia. Mi raccomando, usate il coltello a mò di ghigliottina e non come se steste tagliando una fetta di pane. Non abbiate paura ad usare spesso la farina affinchè non si appiccichi tutto al tagliere. I cubetti sparpagliateli per il tagliere. Continuate finchè la pastella non è finita.
Per la cottura degli gnocchi, mettete l'acqua nella pentola grande, salatela e portate ad ebollizione. Sì, se salate subito, l'acqua ci metterà più tempo a bollire, ma lo scopo del sale nell'acqua è salare in modo omogeneo la pasta, non accelerare il processo di bollitura.
Quando l'acqua bolle, versare tre gocce d'olio EVO nella pentola (altrimenti mangerete un "polpettone" di gnocchi...), prendete con le mani gli gnocchi e buttateli nell'acqua bollente. Anche qui, appena finito di buttare tutti gli gnocchi, datevi una passata con l'olio di iperico.. Il fuoco deve essere bello vivo, l'acqua dovrebbe riuscire a mantenere la bollitura nonostante gli gnocchi che tendono ad abbassare la temperatura, non in quanto gnocchi, ma perchè semplicemente sono più freddi dell'acqua che sta bollendo.
Gli gnocchi saranno pronti quando ritornano a galla, quindi, con la schiumarola prelevarli man mano dall'acqua, scolando bene, e riporli nella ciotola grande. Quando avete uno strato di gnocchi, mettete uno strato di sugo (io vi suggerisco un sugo piccante di pomodori freschi, ma voi scegliete quello che più vi piace), poi di nuovo uno strato di gnocchi ed uno si sugo finchè la pentola non sarà vuota e la ciotola piena!

Buon Appetito!



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