Antipasto

La prima ricetta che vi propongo è per un antipasto.

Lo so, state già pensando che tutta una serie di portate non è nè facile nè rispettoso del poco tempo che si ha a disposizione.

Se è Natale e volete inaugurare una nuova tradizione (a casa mia non è Natale se non ci sono i tortellini..) potete utilizzare questa ricetta come antipasto. Nella quotidianità si presta benissimo ad essere IL pasto.

Dunque, iniziamo!!

Ingredienti per 4 persone
-170 gr di Farina Tipo 2
-80 gr di Acqua
-un pizzico di sale
-qualche goccia di olio EVO

Attrezzatura necessaria
-punto cottura
-padella o pentola bassa
-paletta per friggere
-un piatto piano
-5 bicchieri di circa 6/7 centimetri di diametro
-piano da lavoro
-mattarello
-ciotola
-sacchetti medi da congelatore
-bilancia
-cucchiaio di legno
-spatolina

Informazioni Aggiuntive Una Tantum
-E' necessario utilizzare la farina di tipo 2 perchè, se no, diventate cretine a cercare di stendere la piadina. La farina di tipo 00 che trovate in quantità più elevata in commercio è vero che lievita maggiormente, ma, per fare le piadine, è una vera sfida visto che voi spiattellate la pallina di pastella con il mattarello e, appena tolto il mattarello, la pastella si ritrae tornando quasi ad essere una pallina... La farina tipo 2 mantiene la forma che voi volete/riuscite a dare alla pastella. E, quindi, dove la trovo la farina tipo 2? Nei supermercati, basta chinarsi un po' e leggere l'etichetta (possono aiutarvi i bimbi che sono bassi) oppure cercate un mulino vicino a voi (io ne ho uno a due chilometri da casa ed abito sperduta sui monti) oppure, ancora meglio, cercate un G.A.S. vicino a voi. G.A.S. sta per Gruppo di Acquisto Solidale ed è composto da famiglie che acquistano cibo sano e sostenibile direttamente dal produttore/contadino. Dedicherò un post di approfondimento.
-Il sale è meglio che sia sempre sale grosso pestato. Cioè vi sconsiglio di acquistare sale fino perchè di solito è sminuzzato chimicamente. Se andate, invece, a ripescare il mortaio della nonna, in un colpo solo, potrete mangiare qualcosa di più sano, ricordare bei momenti dell'infanzia e raccontarli ai vostri figli, sfogare il nervoso sul sale nel mortaio o far divertire i bimbi ad usare il mortaio. In più, avete liberato un angolino di soffitta, ma questo è Feng Shui ed è tutta (o forse no...) un'altra storia.
-Il punto cottura, oggigiorno, può essere vario: classico fornello a gas metano, fornello a gas GPL - bombola o bombolone (!) -, piastra induzione o stufa a legna. Grazie a Dio le piastre elettriche son passate di moda. Dunque, il gas metano è il più gentile, temperatura costante, calda, ma non "bruciante. Il gas GPL è più fetente perchè emette maggiori calorie e quindi se non state sul pezzo vi brucia tutto. La piastra ad induzione vi consiglio di metterla nel cassonetto: concentra il calore in un unico punto e si brucia tutto. La piastra ad induzione va bene solo per fare il caffè e far bollire presto l'acqua per buttare la pasta. L'ultima, ma non ultima, la stufa a legna. Se sapete cucinare con il fuoco vivo siete Master Chef. Cucinare sulla stufa a legna significa saper accettare le sconfitte ed avere a che fare con qualcosa che NON SI REGOLA, che è completamente fuori dalla possibilità di soddisfare anche la più piccola mania di controllo. La temperatura ed i tempi di cottura variano a seconda del tipo di legna usata, da quanta ne abbiamo usata, da quanta aria arriva sul fuoco, ... e da cosa avete mangiato la sera prima. Ricette da cucinare con stufa/forno a legna le darò solo ai masochisti.
-Padella o pentola bassa perchè non c'è differenza? Perchè per la cottura della piadina casalinga è necessario riprodurre il più possibile un piano cottura che sia incandescente sempre e contemporaneamente in tutti i suoi punti, quindi le pentole tanto sponsorizzate con fondo alto (ma sponde basse) sono per noi l'ideale.
-La ciotola deve essere una ciotola bella pesante perchè, se no, durante l'impasto vi si muove come se ballasse il Cha Cha Cha!
-I sacchetti li usiamo da mettere tra una piadina "piallata" e l'altra di modo che la pastella non si secchi. Non c'è quindi bisogno di aprirli i sacchetti e dopo si possono riutilizzare per il loro scopo iniziale.
-La bilancia, MI RACCOMANDO, o usate quella di una volta con la lancetta oppure, se proprio dovete usare quelle digitali, acquistatene una che misuri il decimo di grammo perchè se, invece, mi prendete quelle che misurano il grammo mi impazzite a cercare il grammo preciso, nel frattempo la bilancia si spegne, mi perdete la tara e non cucinate più in tutta la vostra vita. 

Procediamo!
Predisponete tutto prima di iniziare a cucinare, in modo ordinato e sequenziale: sul tavolo (che io uso come tagliere in quanto è in legno) mettete la farina, olio, sale, una bottiglia d'acqua, il cucchiaio di legno, la spatolina, uno dei due piatti, i sacchetti per il congelatore, il mattarello, la ciotola e la bilancia. Vicino al punto di cottura mettete la padella/pentola, i bicchieri e la paletta per friggere. A portata di mano, qualcosa con cui pulirvi: un grembiule o strofinaccio che non perdano pelucchi! In alternativa, rotolo di carta.

Vi consiglio, le prime volte, di farlo da sole, in modo da acquistare padronanza e fiducia, poi di coinvolgere sempre i bambini: è bello cucinare tutti insieme!

Pesate la farina e mettetela nella ciotola. Aggiungete alla farina il sale e l'olio. Mescolate. Pesate l'acqua ed aggiungetela all'impasto lentamente mentre mescolate con il cucchiaio di legno. Quando la pastella avrà raggiunto la sua solidità, spolverare il piano di lavoro con un poco di farina, togliere la pastella dalla ciotola,  e lavorarla con le mani per almeno 5 minuti sul piano di lavoro. Siate vigorose, la pastella non si fa male. Quando la superfice della vostra pastella sarà bella liscia (potrebbe essere necessario aggiustare aggiungendo o un po' di farina o un po' di acqua) riponetela nella ciotola e copritela bene con un sacchetto da congelatore. Pulitevi le mani dalla farina stofinandole fra loro cercando di togliere la maggior parte della pastella rimasta sulle dita. Non cercate di lavarvi le mani "impastate" con l'acqua perchè tutto quello che otterrete sarà un lavandino intoppato e delle mani pronte da essere fritte per diventare come le verdure pastellate.
Con le vostre mani linde (se toccate gli oggetti con le mani sporche, tali oggetti dovranno poi essere puliti, da voi) accendete il fornello al massimo e poggiateci sopra la padella/pentola. Tornate al vostro piano di lavoro e suddividete la pastella in cinque parti simili. Coprite nuovamente 4 delle 5 parti. Una parte lavoratela con le mani fino a farla assomigliare, anche lontanamente, ad una pallina. Ottenuta la pallina, appoggiatela sul piano di lavoro dopo averlo nuovamente spolverato con la farina e appoggiate il mattarello sulla pallina praticando una leggera pressione. Effettuare il classico movimento con il matterello per due o tre volte, poi girare l'ex pallina di 90 gradi e di nuovo passare il mattarello. Procedere in questo modo finchè la piadina non sarà alta circa 3 o 4 millimetri. Possibilmente in modo uniforme. Finita la prima piadina, riporla sul piatto e coprirla con un sacchetto da congelatore. Continuare così finchè non si sono esaurite tutti i pezzi di pastella.
E' ora di passare alla cottura. Prendete il vostro piatto su cui sono impilate le piadine intervallate dai sacchetti per il congelatore e vi portate vicino al fornello. Togliere il primo sacchetto da congelatore (state molto attente che la plastica non tocchi nulla di caldo), prendere la prima piadina e ponetela con le mani (senza scottarvi!) nella padella. Abbassate la fiamma e andate a riporre la farina. Tornate a vedere la vostra piadina e, quando vedrete formarsi la prima bolla, giratela con la paletta per friggere. prendete un bicchiere di diametro di circa 6 o 7 centimetri e tenetelo comodo vicina al piano di cottura. Appena la piadina formerà altre bolle è tempo di toglierla dalla padella/pentola, quindi prendetela con la paletta ed adagiatela sul bordo del bicchiere. Applicate una piccola pressione al centro, in modo che la piadina scenda nel bicchiere creando con i propri bordi una sorta di corolla di fiore. Lasciare raffreddare così. Prendere un'altra piadina e metterla nella padella. Ripetere la sequenza. Mentre aspettate di girare la piadina riponete/pulite qualcosa in modo da ottimizzare i tempi, ma non perdetevi nel riordino, la priorità è la cottura delle piadine. Una volta cotte tutte e cinque le piadine passate al condimento. Io, quando le faccio così, metto, nell'incavo che si è formato con il bicchiere, una tenera foglia di insalata verde, un filo d'olio, un cucchiaino di ricotta e un pizzico di sale.

Buon Appetito!






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